Centro Servizi Interporto

Padova, 2003
28 Gennaio 2018

un foglio tra cielo e terra

Il nuovo Centro Servizi dell’Interporto di Padova
degli arch.Tobia Scarpa, Claudio Caramel e dell’ing.Giancarlo Turrini

All’interno del nuovo Piano di Investimenti dell’Interporto di Padova, volto al raddoppiamento degli spazi coperti destinati alla logistica distributiva e al potenziamento dei trasporti su rotaia, il nuovo Centro Servizi assolverà, con i suoi 13.000 mq di sup. lorda e un investimento di quasi 19 milioni di euro, alla crescente domanda di spazi per uffici da parte degli operatori, oltre ad ospitare la nuova sede dello stesso Interporto. Conscia della necessità di dotare l’intera struttura di un landmark architettonico la cui qualità formale e funzionale diventi esemplare di un nuovo approccio con il territorio, la società Interporto di Padova S.p.a. ha affidato l’incarico agli architetti veneti Tobia Scarpa, Claudio Caramel e all’ing. Giancarlo Turrini. Il nuovo centro si configura come un “foglio tra cielo e terra”, un’elegantissima duplice “lama” che, impostata sul modulo del quadrato, cela un “nocciolo” strutturale destinato a scale ed ascensori e piante per gli uffici versatili e flessibili, basate sul principio dell’open space e in assoluto rispetto delle normative vigenti riguardanti la sicurezza e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Coerentemente con le ricerche più avanzate della progettazione architettonica internazionale, il nuovo Centro Servizi si relaziona con l’esterno grazie ad una suggestiva “pelle” che modula e riflette, cangiando, la luce del sole: una sensazione di eleganza e leggerezza ulteriormente ribadita dall’”attacco” dell’edificio con il suolo, risolto grazie a un’ellissi trasparente che, oltre a consentire la vista dei locali tecnici sottostanti, gli conferisce un aspetto di lieve e sospeso “galleggiamento”. La funzione simbolica e rappresentativa dell’edificio viene inoltre ribadita dalle sue proporzioni: un grattacielo che, con le sue “lame” di quasi 70×70 m. di lato, si configura come la più alta costruzione mai realizzata nel Triveneto.

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